Vita nello spazio

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Vita nello spazio

Sull’esperienza affettiva dell’architettura

Mimemis, 2019

“L’esperienza dello spazio è un viaggio sentimentale compiuto dal soggetto nell’abitare l’ambiente. È la cronaca del primo incontro, un istante fugace eppure dotato di ineffabile durata, capace di dare vita al nostro senso di presenza: un’esperienza affettiva, sentita nel corpo che si muove e avverte il suo stesso movimento. L’architettura, come paratesto dell’abitare umano, orienta il percorso di questo viaggio, nei modi e con gli strumenti di una più vasta dinamica del trovarsi nel mondo.”

Sin dalla fine del XIX secolo, il termine spazio ricorre costantemente nella letteratura architettonica: tuttavia, a fronte di questa centralità, la riflessione teorica in merito appare oggi inadeguata, minata da una vaghezza che la rende inapplicabile come strumento per la pratica del progetto.
Nelle scienze umane, negli ultimi venti anni si è assistito a uno spatial turn che ha investito trasversalmente la geografia umana, l’antropologia e la filosofia, con ramificazioni nelle scienze cognitive. Le ricadute di questa evoluzione culturale sull’architettura sono state occasionali e asistematiche: questo volume si pone dunque l’obiettivo di declinare tali saperi verso il progetto architettonico, tramite la descrizione di un modello di spazio che tenga conto della complessità e ricchezza dell’esperienza che il soggetto fa dell’ambiente. Al centro dell’indagine viene posta la relazione dinamica tra percezione, movimento ed emozione, basata sulla corporeità del soggetto e sulla sua risposta preriflessiva.

Recensioni

Giulio Iacoli, in Between, vol. 9, n. 18 (2019)

Valentina Cristini, in Loggia, n. 33 (2020)

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